Perchè dal Naturopata “Causalista”

Spesso vengo definito l'”ottava chiesa”.

Il Naturopata … La Naturopatia.. che cos’è!?

Proprio perché il Naturopata è una professione non riconosciuta e non normata dallo stato italiano la confusione regna sovrana.

Spesso il prefisso “natur…” porta le persone a pensare che ci si occupa di erbe oppure si accompagni gruppi a visitare i boschi cercando piccoli elfi.

Per raggiungere l’obiettivo del titolo partiamo dal fine della Naturopatia stessa: riportare in equilibrio le funzioni fisiologiche, posturali, emozionali (e spirituali) delle persone secondo i ritmi e le leggi della natura, di cui facciamo parte.

Premessa d’obbligo: la Naturopatia non si occupa della malattia ma lavora sul terreno e sulla parte sana dell’individuo, sviluppando la reazione e il meccanismo di auto riparazione insito in ciascuno di noi. Spesso si sente parlare di diatriba tra la medicina “ufficiale” e quella “alternativa”: la prima tratta la malattia mentre la seconda, come dicevamo, lavora sul creare condizioni sfavorevoli alla malattia, quindi personalmente reputo che la sinergia tra le varie discipline sarebbe il punto ottimale per tutti, siccome ogni “tecnica” è incompleta.

La prerogativa fondamentale della Naturopatia è il Causalismo, non possiamo pensare di risolvere una problematica se non andiamo ad analizzare il perché questo squilibrio è emerso.

L’individuo e il Naturopata dovranno quindi collaborare per comprendere il meccanismo della catena causale che ha generato la difficoltà sotto tre punti di vista diversi: biochimico, emozionale e strutturale.

Il Naturopata quindi non è un erborista ma può ricorrere momentaneamente e attivamente alla fitoterapia, non per sostituire altri prodotti, ma con lo scopo di riportare in equilibrio l’organismo in modo che l’alimentazione sia l’unica “medicina” (come diceva Ippocrate).